Le Guerre Puniche, Annibale, gli elefanti, le Alpi, i Romani, Scipione l’Africano.
Sprazzi di storia che tornano alla mente ammantati da un’aurea mitica.
Frammenti di antiche rovine, come sabbia del deserto, che si insinuano nelle
pieghe di una lunga tunica blu: un Mediterraneo ormai scomparso.
Un mare nostrum divenuto tale dopo epiche lotte con una città che, nella preziosità dell’arte islamica, ha ritrovato gli
splendori che uno spietato vincitore aveva cercato di cancellare
con il sale di Zama.
Un intreccio di storia, in cui aleggiano gli spettri di più popoli che nel tempo l’hanno costruita, distrutta e fatta rinascere: Cartagine, Patrimonio dell’Umanità dell’Unesco, presenta oggi  la bellezza di una città immersa nel verde, a pochi passi
dal mare.
Camminando per quel che rimane, sembra di udire le voci di chi
qui vi abitò, le battaglie di chi cercò di possederla e dal mare il
rumore delle onde allo sbarco delle navi.
Poche rovine, una
decina di siti archeologici sparsi su un’area di oltre due
chilometri, che riescono, solo parzialmente, ad offrire un’idea del
suo antico splendore.
Merita una visita il teatro di Cartagine di dimensioni imponenti, maestoso nell’aspetto, uno dei più grandi in terra d’Africa.
Le ampie gradinate sfruttano il declivio naturale del terreno alle pendici di una collina.
Vi potevano sedere migliaia di spettatori, godendo di uno straordinario panorama. 
Seppur con evidenti opere di restauro e conservazione che ne offuscano
l’originario assetto, è un sito che inserito nel
contesto storico ed archeologico risulta essere molto affascinante. 
Indosso una splendida creazione di Porquoime, una camicia in pizzo e volant, come dettano le ultime tendenze moda, un tessuto pregiato e una cura maniacale dei particolari  e, a rendere ancora più luminoso il mio outfit i gioielli in pelle, realizzati interamente a mano, di Jilavie, pezzi unici ed esclusivi, come ogni singola creazione del
brand, rigorosamente Made in Italy, mentre mi soffermo a guardare i resti del maestoso teatro romano, una imponente costruzione di cui oggi purtroppo restano poco più che le
fondamenta, tuttavia sufficienti a dare un’idea della sua grandiosità.  
(Clicca qui per vedere un mio diverso look dove indosso una creazione Porquoime e qui un gioiello di Jilavie). 
(Clicca qui per saperne di più sulla camicia con volant, la tendenza moda definitiva di stagione).
The Punic Wars, Hannibal, the elephants, the Alps mountains, the Romans, Scipio the African.
Flashes of history that come back to the mind enveloped by a mythical arcade.

Fragments of ancient ruins, like desert sand, that creep into the folds of a long blue tunic: that Mediterranean now vanished.

A Mare Nostrum became such after epic struggles with a city that, in the preciousness of Islamic art, has regained the splendor that
a ruthless winner had tried to erase with the “salt” of Zama.

A
plot of history in which the spectra of many peoples that have built,
destroyed and rebuilt: Carthage, UNESCO
World Heritage Site, today is a lovely city surrounded by
greenery, overlooking
the sea.

Walking around its ruins, it seems to hear the voices of those who
lived there, the battles of those who tried to possess it, and the noise
of the waves at the landing of the ships.

A few ruins, a dozen archaeological sites scattered over an area of
​​ over two kilometers, which, only partially, can offer an idea of ​​its
ancient splendor.

Worth a visit the Carthage Theater of impressive size, majestic in appearance, one of the largest in the land of Africa.

The large staircases take advantage of the natural slope of the land at the slopes of a hill. Hundreds of spectators could sit there, enjoying an amazing panorama.

Although with obvious restoration and conservation works that obscure
the original layout, it is a site that is inserted into the historical
and archaeological context is very fascinating.

I’m wearing a gorgeous creation of Porquoime, a lace frilly shirt, as
dictate the latest fashion trends, a precious fabric with refined details, and to make my outfit even more bright, two pieces of jewelery made entirely
by hand,
of
Jilavie, unique and exclusive pieces, like every single brand creation,
strictly Made in Italy, while I look at the ruins of the majestic Roman
theater, an imposing construction which today unfortunately are a bit
more than the foundations, yet sufficient to give
an idea of ​​its grandeur.

(Click here to see another outfit where I was wearing a top signed Porquoime and here a piece of jewelry from the latest “Maghreb” collection of Jilavie).
(Click here to read more about ruffles and frills, a huge trend for this summer 2017).

Location: The Roman Theatre of Carthage – Tunisia – Africa
Photos: Jacopo Maria Barile
I was wearing:
Porquoi Me lace shirt
5 Preview pleated skirt
Jilavie statement necklace and bracelet
Ray Ban sunnies
Gucci ring and bag
Renato Balestra ankle boots