Il vecchio carcere di Procida è un complesso che domina Terra Murata, il promontorio più alto dell’isola.
E’ un palazzo nobiliare d’origine rinascimentale realizzato nel 1568 da Innico D’Avalos (menbro della famiglia della corte aragonese) e successivamente convertito in prigione, intorno al 1830, quando i Borbone deciserò di trasformare la fortezza in un “bagno penale”.
Una parentesi, quella carceraria, durata 150 anni.
La struttura ha chiuso i battenti nel 1988 ed è divenuta oggi un habitat della memoria, entro il quale, a parte lo sviluppo tumultuoso della vegetazione, tutto sembra essersi cristallizzato.
Tre secoli di storia in un luogo di assoluto fascino: uno splendido e imponente edificio a picco sul mare. Un luogo che è soprattutto identità e storia.
Polverosi dettagli che ricordano la prigionia -feritoie, brandine arrugginite, grate che lasciano intravedere il blu del mare- qui tutto è suggestione.
Insieme agli ambienti del carcere vi sono il vento e un un panorama struggente, altri elementi di fascinazione di un luogo duro e bellissimo, al tempo stesso.
Indosso un soprabito in fantasia a quadretti, che si riconferma una delle stampe più trendy anche per la nuova stagione.
(Clicca qui per saperne di più sulle stampe a quadretti che appaiono sui capi più cool per l’A/I 2016-17).
(Clicca qui per vedere un altro mio post da Procida).

The old prison of Procida is a complex overlooking Terra Murata, the highest promontory of the island.
It’s a Renaissance palace built in 1568 by Innico D’Avalos
(from family of the Aragonese court) and later converted into a prison,
around 1830, when the Bourbons decided to transform the fort into a “penal
colony.”

An aside, that of the prison, which lasted 150 years.
The jail closed its doors in 1988 and is today a memory habitats,
within which, apart from the tumultuous development of the vegetation,
everything seems to have crystallized.

Three centuries of history in a truly charming place: a beautiful and impressive building overlooking the sea. A place that is particularly identity and history.
Dusty details reminiscent of imprisonment -slits, rusty camp beds, gratings that hint at the blue sea- everything here is suggestion.
Along with the prison environment there are the wind and a poignant
scene, other elements of fascination of a hard and beautiful place, at
the same time.

I’m wearing an overcoat in a checked pattern, which confirms one of the trendiest prints for the new season.

(Click here to see all the coolest check prints for this F/W 2016-17).
(Click here to see another post from Procida).

Location: Abandoned Jail Of Procida Island – Italy
 Photos: Oigres Elirab
I was wearing:
Keysuya by Gaudì dress
Missguided shorts
Saint Laurent bracelet, belt and “sac de jour” bag
Minelli sandals