Il mio è un blog che parla di moda e di viaggi. 
Oggi, non posso raccontarvi nessuna nuova avventura, posso soltanto scrivere dei miei ricordi e condividere con voi le foto del mio recente viaggio in Africa, invitandovi a sbrigliare la mente e pensare ai viaggi di domani. A
quando quella frase #andrà tutto bene verrà coniugata al passato, si
varcherà la frontiera della porta di casa e ci si riapproprierà di una
libertà nuova: TORNEREMO A VIAGGIARE!

Eccoli i miei frammenti, ricordi di un viaggio al tempo del Covid-19.

In un antico riad uno straordinario museo-giardino di grande interesse botanico e storico, una ritemprante oasi di verde nel cuore della Medina della città rossa. 
Le Jardin Secret: è questa l’ultima perla di Marrakech, luogo di straordinarie suggestioni che porta la firma del noto paesaggista inglese Tom Stuart-Smith.
Un luogo
assolutamente unico per varietà e ricchezza di vegetazione, oltre che
per estensione, circa 4.000 mq divisi in due diverse aree: un giardino esotico e un giardino
islamico.

Nel primo sono state messe a dimora piante e arbusti di luoghi dei 5 continenti, che ricordano l’aspetto sperimentale dei grandi giardini di
Marrakech.
 
Il giardino islamico è stato invece
restaurato seguendo la probabile pianta settecentesca, una vera oasi
di pace, ove indulgere nella tua pigrizia e
contemplazione grazie all’ombra degli alberi e all’intimità dello spazio
chiuso.
Le Jardin Secret è probabilmente il mio posto preferito in
Marrakesh. 
La piccola oasi di pace e ristoro all’interno
della rumorosissima Medina,
il luogo ideale dove rifugiarsi per una pausa di relax dopo l’immersione nella vivacissima piazza Jeema El Fna e
l’immancabile shopping. 

I was bitten by the travel bug at a very young age. 
That equals quite a few terabytes of memory I guess!
The breadth and depth of the travel memories I’ve amassed through the years have been amazing.
I do still have enough pre-shot content from my latest amazing travel to Morocco, so I will continue to share with you all my happy memories… hoping to come back to travel soon.
 
The origins of Le Jardin Secret hark back to the second half of the sixteenth century.
Two distinct building complexes form this amazing garden, each one conceived as a riad in and of itself. 
Enclosed by high walls without windows, the riad, with its rectangular layout, develops around a large garden. In the middle of the garden, divided into four flowerbeds by the intersection of two raised walkways, a marble basin has been erected.  
The importance of the building, first demonstrated by its large size, is underlined by the presence of a private hammam, the qubba, and the tower.
The tower rises up as high as some of the city’s minarets and affords you matchless views of the medina and its surroundings, and you can also enjoy the view of the Atlas Mountains. 
There are almost no other buildings of this kind left today in Marrakech.
The green spaces of Le Jardin Secret are divided into an exotic garden and an Islamic garden. 
The exotic garden is filled with plants coming from all over the world, recalling the experimental aspect of the great gardens of Marrakech.
In Le Jardin Secret, the Islamic garden was instead restored following the likely eighteenth-century layout. 
Closely linked to the riad structures, this type of garden was an oasis of peace, where you could allow yourself to indulge in your idleness and contemplation thanks to the shade of the trees and the intimacy of the enclosed space.
 Location: Le Jardin Secret -Marrakech – Morocco
Photos: Oigres Elirab
I was wearing:
Dondup jumpsuit
Gucci scarves
Hermès slider