Casablanca è la capitale finanziaria del Marocco, nonché una delle metropoli più grandi del Nord Africa. 
In nessuna città sinora visitata ho trovato tanti contrasti.
Quartieri
ricchi ed eleganti si trovano a ridosso di zone estremamente povere e
abbandonate, grattacieli e strutture moderne si affiancano ad abitazioni
spoglie e fatiscenti, persone distinte e uomini d’affari camminano accanto
a donne e uomini trasandati.
Ho, passeggiato nell’intricato labirinto dei vicoli suo souk (vedi il post qui), ho assistito ad uno scorcio di vita quotidiana che è bene conoscere, nonostante
la crudezza di alcune scene a cui non siamo assolutamente abituati. 
Perchè camminare tra le mura della Vecchia Medina è come un pugno allo stomaco e ti fa sentire inizialmente un pò spaesato. E’ qui che la povertà raggiunge il suo limite e tutto intorno appare decadente, sporco e, al tempo stesso, ingiusto e inaccettabile.
Ma poi c’è la Nouvelle Medina, bella e ordinata, nel di­stret­to di Ainfa, la “Be­ver­ly Hills”
di Ca­sa­blan­ca, le stra­de pu­li­te e perfettamente asfaltate, con palme ai lati  che met­to­no in
mo­stra ville sun­tuo­se, bian­che come il lino, che con­du­co­no alla Cor­ni­che, la zona bal­nea­re della città ove godere di un’atmosfera rilassata, ascoltando il rombo impetuoso dell’Oceano Atlantico e guardando le onde che s’infrangono sulla costa lì dove si erge maestosa la Moschea di Hassan II.
E’ il quartiere dove vivono i ricchi di Casablanca, e
probabilmente i nuovi signori del lusso di tutto il Marocco.
Affacciati sul boulevard diversi edifici in stile Art Déco, che ospitano
uffici, banche, eleganti cafè e ristoranti, hotel di lusso. 
Un invito a riflettere sul contrasto tra questa zona della città e i numerosi
quartieri in cui
gli abitanti devono vivere in condizioni di sporcizia, infrastrutture
precarie e livello di sicurezza decisamente basso.
Un maxi dress bronzo e dettagli in pelle black mentre sorseggio un iced coffe, passeggiando nel lussureggiante boulevard della Nouvelle Ville. 
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Casablanca is prob­a­bly one of the only cities in the world that could have a luxury hotel and a slum side by side on the same post­card.
The en­tire coun­try’s so­cial rift is enormous.
Today I’m walking throught the streets of the dis­trict of Anfa, one of the city’s rich­est areas, whose palm trees and huge gates make it look al­most like Bev­er­ly Hills.
Here, Casablanca’s rich people under the lime­light while the city is home to 6.3 mil­lion peo­ple liv­ing in poverty.
Anfa is the posh district of Casablanca, full of beautiful villas and gardens. 
It’s clean, nice and very close to a long stretch of beach and a waterside promenade.
If you’re lucky enough to live here you will wake up to the view and sounds of the Atlantic every day.
Its in vogue bars and foodie hangouts give the impression of a city in southern Europe.
In this urban area is normal to see young ladies clad in branded products and men brandishing suit, ties, and satchels.
The veil is hardly observed here, and the blending of men and ladies is the most open of anyplace in the country.
In this part of the city, getting a glimpse of a man in a djellaba or a donkey pulling a cart of vegetables are impossible.
There’s most likely Casablanca does not have the appeal of some different urban areas and districts, yet taken for what it is, this present day city could be viewed as a genuine impression of today’s Morocco.
I’m wearing a bronze maxi dress with black leather accessories, while I soak up the views with a drink in hand.

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Location: Nouvelle Medina – Casablanca – Morocco
Photos: Jacopo Maria Barile
I was wearing:
Hadel jacket
Nikamo maxi dress
Chanel brooches and bag
Manila Grace boots