Negli ultimi anni il jet-set
internazionale ha scoperto Marrakech e le altre città imperiali,
riportando tutto il fascino del Marocco nel labirinto delle stradine delle
medine. 
Al contrario, Casablanca viene completamente schivata dai
turisti. 
Eppure rappresenta una valida occasione per scoprire il Marocco
più autentico.
Casablanca non è la classica destinazione da guida turistica, ma
un luogo da vivere per provare tutta la sua essenza.
Situata sulla costa dell’Oceano Atlantico, è una città nota, più che altro, per l’omonima
pellicola hollywoodiana, il film romantico del 1942 diretto da Micheal
Curtiz e recitato da Humphrey Bogart e Ingrid Bergman, considerato tra i
migliori film americani di sempre… anche se in realtà, con
il successo hollywoodiano Casablanca ha davvero poco a che fare.
La città è profondamente cambiata
da quella del film. 
Con i suoi 4 milioni di abitanti è la città più
grande del Marocco, una delle più popolose dell’Africa, una metropoli caotica ed un posto di business, pochissimi i turisti in giro,
qui si lavora e si commercia, è a Casablanca che gira l’economia del Paese, in barba alla capitale ufficiale Rabat.
Attraversando la città ho però visto
le contraddizioni che caratterizzano tutte le grandi città africane.
Non c’è una sola Casablanca, ce ne sono tante, è la città dai mille volti.
Sono molti
quelli arrivati direttamente dai campi e poi diventati ricchi. Ma ancor
di più chi langue tutta la vita ai margini di desolate baraccopoli: si, a
Casablanca ci sono anche le bidonvilles, come a
Nairobi e Calcutta.
E’
vero che in città le cose da visitare per un turista sono poche.
Tanti
gli edifici in stile Decò e Moresco, ma dall’aria piuttosto decadente
che insieme al caos e alla sporcizia contribuiscono a far si che molti
turisti scappino al primo impatto.
Questa non è una città di monumenti e se vista attraverso i vetri di un
finestrino di un pullman turistico Casablanca affascina poco. O niente.
C’è un solo posto eccezionale, da non mancare se passi da qui, è la
Moschea Hassan II.
Ed è per questo che ho voluto aprire e chiudere il mio diario di viaggio da Casablanca con questo luogo magico, (vedi il mio primo post dalla magnifica Moschea qui). 
Concludendo:
Casablanca ti interesserà se
ti senti più un autentico viaggiatore che un turista. 
Se vai in
giro per conto tuo e non vieni portato a spasso su un pullman. 
Se ti
incuriosiscono le grandi città dove vivono milioni di persone. 
Se sei interessato a capire come vanno le cose e non solo a vedere i
monumenti. 
Se ti piace andare un po’ più in là di dove vanno quasi tutti
gli altri. 
Se hai tempo a disposizione.
Invece, tralascia Casablanca se il tuo tempo è limitato
Se quello di cui sei in
cerca sono le atmosfere esotiche per le quali è conosciuto il Marocco.
E’ altrove che le troverai, a Fez, Marrakech e nel Grande Sud
marocchino.
Se a Casablanca ci si
ferma un attimo e si riesce a gestire l’iniziale repulsione, si scopre
un magnifico mondo completamente diverso, nel quale i dettagli
primeggiano sul complesso.
 
In the latest years the international jet-set has discovered Marrakech and other imperial cities, bringing all the charm of Morocco back to the labyrinth of narrow streets in the medinas.
On the contrary, Casablanca is completely avoided by tourists.
Yet the city represents a valid opportunity to discover the most authentic Morocco.
Casablanca is not the classic tourist guide destination, but a place to live to experience all its essence.
Located on the Atlantic Ocean coast, it is a well-known city, more than anything else, for the Hollywood film of the same name, the 1942 romantic film directed by Micheal Curtiz and starring Humphrey Bogart and Ingrid Bergman, considered among the best American films of all time… although with Hollywood success Casablanca has very little to do.
The city has profoundly changed from that of the film.
With its 4 million inhabitants it is the largest city in Morocco, one of the most populous in Africa, a chaotic metropolis and a place of business, very few tourists around, it is in Casablanca that turns the economy of the country.
However, crossing the city I saw the contradictions that characterize all the great African cities. There is not a single Casablanca, there are many, it is the city of a thousand faces.
Many people have come directly from the fields and then become rich. But even more, the people who languish all life on the edge of desolate slums: yes, in Casablanca there are also shanty towns, like in Nairobi and Calcutta.
It is true that in the city there are few things to visit for a tourist.
Many buildings in Deco and Moresco style, but with a rather decadent air that together with chaos and dirt contribute to making many tourists escape at first sight.
This is not a city of monuments and it is not very attractive.
There is only one exceptional place, not to be missed if you pass by here, is the Hassan II Mosque.
And that’s why I wanted to open and close my Casablanca’s travel diary from this magical place, (see my first post from the breathtaking Mosque here).
In conclusion:
Casablanca will interest you if you feel more like a traveler than a tourist.
If you go around on your own and you are not taken for a ride on a bus.
If you are curious about the big cities where millions of people live.
If you are interested in understanding how things are going and not just seeing the monuments.
If you like to go a little further where most others go.
If you have time available.
Instead, leave out Casablanca if your time is limited.
If what you are looking for are the exotic atmospheres for which Morocco is known. It is elsewhere that you will find them, in Fez, Marrakech and the Great Moroccan South.
If in Casablanca we stop for a moment and we are able to manage the initial repulsion, we’ll discover a magnificent completely different world, in which the details excel on the complex.  
Location: Hassan II Mosque – Casablanca – Morocco
Photos: Jacopo Maria Barile
I was wearing:
Tensione in kimono
Missoni pants
Dior bracelets, belt, and bag
Manila Grace boots