E’ questo il mio ultimo post da Varsavia, una capitale europea “insolita” rispetto alle classiche capitali, ma sicuramente una città che vale la pena visitare: esuberante, movimentata, piena di vita, di attrazioni e locali alla moda, pulita e con una grandissima cura del verde. 
Città culla della storia nazionale, una storia particolarmente travagliata poichè rasa completamente al suolo dalla Seconda Guerra Mondiale, ma risorta, fedelmente ricostruita e piena di fascino, con uno spirito giovane, che la rende una città unica. In un brillante connubio tra antico e moderno, riscontrabile nella mentalità e nell’architettura, e che si realizza nel pieno rispetto delle tradizioni, assecondando una spinta naturale verso l’evoluzione.
Oggi passeggio in Aleje Ujazdowskie, certamente la più bella strada di Varsavia, l’enorme viale alberato con gli splendidi edifici delle ambasciate straniere, l’orto botanico e le sedi dei ministeri.
E se l’inverno ha finalmente deciso di cedere il posto alla primavera, io la accolgo con un outfit floreale, pieno di colore, da questa città che mi ha stregato come poche. 
Credo che ci siano città che si visitano semplicemente, altre si ammirano, alcune ci divertono, o ancora ci fanno innamorare, poi vi sono altre che “si sentono”. Io Varsavia l’ho sentita. Sarà per quella atmosfera un pò malinconica che si respira ovunque, quella derivante dalla storia travagliata che questa città e questo popolo hanno vissuto… una storia che dato loro la forza di ricominciare e ricostruirsi ogni giorno dalle macerie del proprio passato non troppo remoto. Una città inaspettatamente accogliente e che è pronta a restituire ad ogni sguardo una disarmente gentilezza.
(Clicca qui e qui per vedere tutte le fantasie floreali più belle per la PE 2018).
(Clicca qui per vedere tutti i miei precedenti post da questa affscinante capitale europea).

Warsaw is notable among Europe’s capital cities not for its size, its age, or its beauty but for its indestructibility. It is a phoenix that has risen repeatedly from the ashes of war.  the city was razed, and the buildings were systematically reduced to rubble. In 1945, however, the people of Warsaw, the Varsovians, returned, and the city resumed its role as the capital of Poland and the country’s center of social, political, economic, scientific, and cultural life. Many of the historical streets, buildings, and churches have been restored exactly according to their original forms.The city’s motto is, appropriately, “It defies the storms”.
Yet if any city rewards exploration, it is the Polish capital. With his stunning Baroque palaces and the meticulously reconstructed Old Town and two of Central Europe’s finest urban parks. 
Today I’m walking in
Aleje Ujazdowskie, certainly the most beautiful street in Warsaw, a
contemporary avenue surrounded by many notable historical villas,
parks and palaces, as well as politically important buildings.
In the second half of the 19th century, a number of Polish aristocrats’
and industrialists’ villas and palaces were built along the route.

And
if winter has the courage to turn into spring, who says I can’t bloom just the same? I’m wearing a floral print outfit, so full of color, from this city that has bewitched me.

It
will be for that atmosphere a bit melancholic that you can breathe
everywhere, that deriving from the troubled history that this city and
this people have lived… a story that gave them the strength to start
and rebuild themselves every day from the rubble of their not too remote
past.
An unexpectedly welcoming city that is ready to give a disarmingly kindness to every glance.

(Click here and here to see the most beautiful floral prints of this SS 2018).
(Click here to read all my previous posts from Warsaw).

 Location: Aleje Ujazdowskie Warsaw – Poland
I was wearing:
Manetti fur vest
AnyPlace top
Jijil pants
Mark Cabo bracelet
Gucci “Marmont” bag and “Princetown” slippers