Una città singolare da visitare, che offre spunti inaspettati.
Tirana, capitale dell’Albania dal 1920, regala uno spaccato interessante dell’intera nazione.
Oggi è una fiorente città, ove si respira voglia di vivere, con un’architettura moderna, in molti casi multi colorata, i caffè al lato della strada, i ristoranti dal tocco classico e quelli più raffinati e internazionali. Chiunque la visiti per la prima volta ne ha un piacevole impatto.
Sono nella grande Piazza Skanderbeg, che è stata per decenni il palcoscenico del passato regime comunista. Porta il nome dell’eroe nazionale albanese George Skanderbeg, che difese per 20 anni la città dall’invasione dei Turchi, omaggiato con una statua equestre bronzea ospitata nel centro della piazza.
E’ il nucleo attorno al quale si snoda la vita di Tirana.
Luogo simbolo della città, si estende all’incirca su un’area di 5 ettari: dimensioni importanti fortemente volute dalla dittatura comunista. 
È qui che avvenivano le parate ufficiali ed è sempre qui che si affacciano il Museo di storia Nazionale, Il Teatro dell’Opera, la Moschea Et’hem Bey e la bella Torre dell’Orologio.
Gli Albanesi chiamano quest’ultima “Kulla e Sahatit” ed è uno degli emblemi più conosciuti di Tirana. 
Fu costruita nel 1821 e conclusa grazie alle decime versate dai musulmani più ricchi di Tirana.
La cultura musulmana vuole infatti che le famiglie benestanti destinino un 10% dei loro ingressi annuali per sovvenzionare opere pubbliche o per i poveri che ne hanno più bisogno. Ed è proprio grazie a questa norma che molti edifici dei Balcani poterono essere costruiti.
Danneggiata nella Seconda Guerra Mondiale, fu la prima cosa che i cittadini ricostruirono appena tornata la pace.
E’ possibile salire sulla cima e godere di una spettacolare vista della città.
A lettere cubitali, i loghi degli stilisti tornano tra le strade del mondo come non succedeva da tempo. 
Less is more? Niente affatto, la tendenza è il logo all over, che diventa quasi ossessione: maglie, giacche, borse e scarpe dove il marchio è protagonista assoluto.
Colpa di Instagram e dei social network che ne fanno esplodere il potere di appartenenza e di significato.
Il potere del logo è ancora più evidente quando diventa un disegno, una trama o una stampa. 
La doppia F di Fendi è il motivo che ho scelto per questo mio secondo giorno a Tirana, ed è subito logomania.
(Clicca qui, qui e qui per saperne di più sul trend).
(Clicca qui, qui e qui per vedere due miei diversi outfit che non temono il logo all over).
An interesting city to visit, which offers unexpected spots.
Tirana, the capital of Albania since 1920, offers an interesting cross-section of the entire nation.
Today, I’m in the big Skanderbeg Square, which has been for decades the stage of the past communist regime.
 
It is named after George Castriot, an Albanian national hero, credited with halting the advance of the Ottoman Empire into central Europe. 
There’s a monument to Skanderbeg in the square, which occupies the spot where a communist-era statue of Josef Stalin once stood.
The architecture surrounding the square is neo-renaissance, and there’s a large lawn with flower beds to round off the stately atmosphere.
Skanderbeg is the city’s main venue for popular celebrations, such as 100 years of Albanian Independence in 2012.
This is where Tirana’s premier monuments are all assembled, including the Et’hem Bey Mosque, the National History Museum, and the Clock Tower.
The last one is one of the city’s most photographed landmarks, especially when it’s illuminated at night, the Clock Tower goes back to 1822 when it was completed by the court poet Haxhi Et’hem Bey. 
You can scale the tower’s narrow spiral staircase free of charge and take in the lovely vistas of Tirana’s city-center. 
One of the curious features of the tower is its clock, which has been altered several times in building’s history. 
The first was a Viennese design, which was replaced by a German-style timepiece which was destroyed in the Second World War. After that, there was one with Roman numerals that came down in the 70s in favor of the current Chinese clock.
Turning yourself into a walking billboard for your favorite brands is trending this winter.
This season, designers have resurrected the ’90s “logo” trend, plastering brand names across our favorite pieces of clothing and accessories.
For my second day in Tirana, I chose Fendi so… it’s immediately logomania.
(Click here, here, and here to read more about this trend). 
(Click here, here, and here to my different outfis where I nail the logomania trend).
 
Location: Skanderbeg Square and Clock Tower – Tirana – Albania

Photos: Oigres Elirab
I was wearing:
Fendi coat, beanie, and bag
One Tea Spoon denim skirt
Patrizia Pepe sweater and boots